COS’E’ L’EQUITAZIONE NATURALE

Tra il cavallo e l’uomo è possibile instaurare con naturalezza un ottimo rapporto attraverso la comunicazione,la comprensione e la psicologia. Questo metodo può essere un’alternativa all’approccio tradizionale al cavallo, che spesso passa attraverso la meccanica, la paura e l’intimidazione.

Cosa significa Equitazione Naturale? Perché Naturale?

Perché si utilizza quello che è il linguaggio universale dei cavalli. Tradizionale invece non è uguale in tutte le parti del mondo, non è universale, ma cambia da un luogo all’altro e da persona a persona.

Vi è mai capitato di vedere qualcuno davvero naturale con i cavalli? Quando persone del genere lavorano con i cavalli sembra che giochino con loro ed ogni cosa, anche la più complicata, avviene con naturalezza. Riuscire a spostare un cavallo del peso di 500 kg con la pressione di pochi grammi e farsi seguire senza nessuna corda o redine, solo perché lui vuole stare con te, è senza dubbio un’esperienza che tutti coloro che amano i cavalli vorrebbero poter provare.

Condividere e non costringere; questa è in estrema sintesi la dinamica del nostro approccio al cavallo e lo scopo di questo metodo è quello di riuscire a fare in modo che il maggior numero di persone possa gioire nel provare questa esperienza in sicurezza.

..E CHE COS’E’ LA GESTIONE NATURALE?

Presenza e costanza.

Non basta liberare dei cavalli in un prato per parlare di gestione naturale.
I nostri cavalli hanno nella quasi totalità un passato in scuderia, in box o quando va bene in paddock.
Per quanto la loro natura sia quella di vivere liberi con altri simili con cui socializzare, il rapporto con l’uomo, da cui è dipeso per il cibo, il movimento, ecc,  rimane importantissimo.

I cavalli in gestione naturale sono scalzi perchè questa è la loro natura: gli zoccoli vanno pareggiati e seguiti, ma, nella nostra filosofia, non intrappolati nei ferri.  Inoltre scalzi possono giocare liberamente senza rischiare di farsi male.
Un altro aspetto importantissimo è l’alimentazione: la fisiologia del cavallo non gli permette di passare ore a stomaco vuoto e per questo noi lasciamo a disposizione fieno a volontà e acqua sempre pulita. Salvo casi particolari, l’alta qualità del fieno, l’accesso a erba fresca e la vita in libertà non rendono necessaria integrazione con mangimi o granaglie.
Per ultimo, ma non meno importante, l’igiene: oltre alla raccolta del letame è fondamentale che ci sia sufficiente spazio a disposizione per permettere la rotazione e quindi ai terreni di rigenerarsi.

CHE COS’È L’APPROCCIO COGNITIVO-ZOOANTROPOLOGICO (CZ)

Conoscenza e relazione.

Ogni individuo per star bene ha necessità che i propri bisogni vengano soddisfatti. E’ questa la risposta che ci dobbiamo dare ogni volta che ci chiediamo se stiamo facendo il possibile per i nostri amici cavalli. Per questo la nostra filosofia prevede un approccio cognitivo zooantropologico (o relazionale)…

E che vuol dire?

Significa che per noi prima di tutto è fondamentale soddisfare appunto i loro bisogni, rispettando per quanto possibile la loro natura: primo fra tutti il vivere insieme in branco con risorse abbondanti e in spazi aperti che permettano l’esplorazione, il movimento, la socialità e tutte le altre motivazioni specie-specifiche degli equini, ma anche tenere in considerazione la personalità di ognuno di loro, essendo appunto INDIVIDUI, dotati quindi di temperamento, carattere, emozioni, desideri, abilità e potenziali cognitivi.

Vogliamo costruire una vera relazione che è la RECIPROCITA’, intesa come atto di libertà.

Cerchiamo di raggiungere per i nostri cavalli uno stato di well-being (diverso dal wellness che è assenza di malessere), quindi un benessere nel senso di STARE BENE con soddisfazione motivazionale e gratificazione emozionale, permettendo ai cavalli di stare al mondo in modo attivo, rispettandoli nel loro ESSERE.